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Tortoreto e dintorni

A pochi km dalla famosa costa marchigiana di San Benedetto e dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sul versante di Teramo.


Il meraviglioso territorio in cui si sviluppa il progetto di Borgo Sant’Angelo, affacciato sul litorale adriatico e con vista sull’imponente catena degli Appennini, è situato nel Comune di Tortoreto, paese che vanta addirittura un’origine preistorica. Con gli scavi archeologici sono stati rinvenuti vari villaggi e fondi di capanne neolitiche. Il centro storico è posto su una collina alta 227 mt. In epoca romana era chiamato CASTRUM SALINI .Oggi Tortoreto è un centro balneare importante della costa adriatica, vanta una flotta di barche per la pesca delle vongole, a strascico e a volante. Procedendo verso nord si incontra la splendida cittadina di Alba Adriatica reputata una delle più rinomate località balneari della costa abruzzese, con un ampio litorale sabbioso e una pista ciclabile che corre parallelamente alla costa permettendo di pedalare per oltre 20 km, da Martinsicuro a Roseto degli Abruzzi, grazie ai ponti in legno costruiti sul torrente Vibrata, sul Salinello e sul fiume Tordino. Insignita della Bandiera Blu d'Europa (riconoscimento per le località di mare più pulite), è soprannominata e conosciuta anche come la "Spiaggia d'Argento" per la bellezza del suo litorale.
Rimanendo sul litorale a pochi chilometri da Tortoreto si incontra la nota località di San Benedetto del Tronto che offre un paesaggio decisamente esotico, più di 7.000 palme, intervallate da oleandri, fanno di questa città una realtà unica in Europa, qui la natura è stata particolarmente benevola e la mano dell'uomo ha sapientemente completato l'opera, questa riviera vanta tredici varietà di palme, tra le altre vi segnaliamo il "Mastodonte arboreo" con una circonferenza di 4,74 metri alla base, la palma più grande del mondo. Percorrendo i 5 km. del lungomare, uno dei più belli e suggestivi d'Italia, si comprende a pieno perché questo luogo viene definito da sempre "La Riviera delle Palme". La città oggi conta circa 50.000 abitanti e dà  subito la sensazione di una località aperta,  dinamica e sicura di se, ha uno dei più  importanti porti pescherecci d'Italia; è ricca di impianti sportivi quali tennis, pattinaggio, hockey, calcio ed altro ancora, un porto turistico con circolo nautico, un palasport, bocciodromi, piscine, una pista per atletica leggera, una ricettività alberghiera diversificata e da tempo ben collaudata, un moderno palazzo dei congressi, numerose sono le occasioni di svago sulla costa e tanti possibili itinerari nell'entroterra Piceno.

Ma San Benedetto non è solo mare. L’antico borgo medioevale, ancora raccolto dentro il perimetro delle mura castellane, offre molte cose tipiche da scoprire. Camminando attraverso le strette vie, tipiche delle città di mare, si può scorgere la torre esagonale dei Gualtieri (XII secolo), oppure imbattersi nell’arte contemporanea di viale Secondo Moretti, dove troverete fontane e sculture di Ugo Nespolo, Mark Kostabi, Enrico Baj, Paolo Consorti e Salvo. Chi ama il pesce non potrà perdersi i suggestivi chalet etnici della costa. Qui potrete degustare ottimi piatti locali. Non manca il divertimento con discoteche, strade per lo shopping e passeggiate al chiaro di luna. Tra le curiosità da vedere il Museo Ittico, Museo delle Anfore o il Museo Palanteologico. Tortoreto è anche un ottimo punto di partenza per visitare le località dell’entroterra abruzzese e marchigiano. Qui vi aspettano luoghi di arte e di fede, paesaggi stupendi e tradizioni, contatto con la natura, prodotti tipici locali e specialità gastronomiche.

Da Tortoreto in pochi minuti possiamo raggiungere  Ripatransone. Il vino Rosso Piceno Superiore e il vino Bianco Falerio sono prodotti tra queste colline. L’itinerario tra questi territori prosegue nella “Via dei musei”. Potremmo definire così quel percorso unico tra i tanti musei sparsi nell’entroterra che va dalla Pinacoteca Gipsoteca “Uno Gera” di Ripatransone al Museo delle Armi Bianche di Acquaviva, fino al Museo delle Tradizioni Popolari di Offida.

Le tradizioni culturali sono spesso accompagnate da manifestazioni popolari che sono lo spunto per conservare usi e costumi del tempo antico. A Grottammare si allestisce il Festival dell’Umorismo “Cabaret amore mio”. Acquaviva invece è il luogo in cui, nel periodo estivo, è organizzato il Festival dei Fumetti. Ripatransone è protagonista della festa del vino, del grano e della trebbiatura. Offida invece è il comune in cui si festeggia il chichiripieno e si organizza la Mostra “di vino in vino” e “Via lattea Picena”.

Un altro itinerario turistico è quello attorno alle zone di Ascoli Piceno e Acquasanta, fino ad arrivare ad Arquata del Tronto, sui Monti della Laga e Sibillini. Le castagne e i marroni rappresentano, insieme ai funghi e ai tartufi, le specialità più apprezzate nella molteplicità dei sapori della tradizione della montagna. Ad Ascoli Piceno nacque la tipica oliva all’ascolana. La tradizione vuole che i romani percorsero tutta l’antica consolare Salaria per fare scorte di oliva tenera ascolana che viene prodotta in un’area molto ristretta. La città è ricca di storia e cultura che traspare dai resti e dai reperti archeologici come vasellame, monili, armi. Nella zona di Acquasanta invece, potrete unire le degustazioni dei prodotti tipici locali al relax offerto dalle terme con la loro acqua sulfurea che fuoriesce spontaneamente dalla roccia. I comuni di Acquasanta ed Arquata del Tronto, fanno parte del Parco del gran Sasso e della Laga. Qui potrete partecipare ad escursioni in montagna, tra i  sentieri e i percorsi naturalistici caratterizzano il territorio. Un luogo ideale per tutti coloro che vogliono ristabilire il proprio contatto con la natura, ascoltando i rumori del bosco e godendo della vista di laghi e piccole cascate.

Tra i Borghi più Belli d’Italia, arroccato su un’incantevole collina (600 m s.l.m) con una posizione a nido d’aquila, Civitella del Tronto è tra i luoghi più interessanti dell’ Abruzzo per la bellezza architettonica racchiusa all'interno delle antiche mura; sorge sul versante meridionale di un eminente sperone roccioso di travertino. Ma Civitella è un vero scrigno di Tesori architettonici, coi suoi numerosi edifici Medievali e rinascimentali, le centrali vie Mazzini e via Roma che sono costellate da abitazioni signorili come Palazzo del Conte de’ ermes, le chiese di San Francesco (pregevoli il rosone trecentesco e il coro ligneo) e di San Lorenzo, il Convento Francescano della Madonna dei Lumi e la stupenda abbazia di Montesanto; inoltre una parte caratteristica è la Ruetta, la via più stretta d’Italia, essa consente il passaggio a una persona per volta, in passato utilizzata dai soldati che difendevano il Forte, cogliendo di sorpresa il nemico.

Sul versante teramano del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, fra panorami coinvolgenti e città d'arte vi sorge Prati di Tivo (1450m), una località montana, comodamente raggiungibile dal suggestivo centro storico di Pietracamela. Le piste dei Prati di Tivo, la più nota stazione sciistica del teramano, si snodano ai piedi del versante settentrionale del Corno Piccolo, la vetta rocciosa più elegante del Gran Sasso. Dal piazzale dei Prati di Tivo, a quota 1.450 metri, partono 6 skilift e la seggiovia che sale ai 2.000 metri dell’Arapietra. Questi impianti servono 20 chilometri di piste di discesa, cui si affianca una pista da fondo. La zona, nota d’estate per le sue possibilita' di escursioni e ascensioni,  e' ricca di itinerari per il fuoripista e lo sci-alpinismo. Nel periodo estivo la località offre la possibilità di effettuare diverse escursioni con vario grado di difficoltà. Per arrivare in località la Madonnina, la via più semplice è quella di prendere la seggiovia; in alternativa si seguono le tracce di sentiero che portano in località Fonte Cristiana (1564m).A questo punto si sale liberamente su Prati sino a congiungersi, poco prima dell'arrivo della funivia, ad un comodo sentiero che giunge in cima alla cresta dell'Arapietra. Si arriva anche a Piana del Laghetto, a circa 1650m; vicina a Prati di Tivo è Prato Selva, ai piedi dei boschi del monte Corvo, nel cuore del versante teramano del Gran Sasso.

Spostandosi in territorio Umbro a circa 1 ora da Tortoreto, tra fine maggio e i primi giorni di luglio, l'altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, La Fioritura. Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso. Anche se la festa della "Fiorita" ricade nella terza e nell' ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all'andamento climatico della stagione. Le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant'altro.

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